24 aprile 2013

La città ideale

Riconosciuto all'unanimità come uno dei migliori attori della nuova cinematografia italiana, Luigi Lo Cascio rappresenta uno di quei casi artistici di cui un Paese allo sfascio dovrebbe andare fiero.

Interprete di estrazione teatrale, Lo Cascio si è dedicato sin dai suoi esordi in palcoscenico a una ricerca artistica che coniugasse qualità, impegno, approfondimento e necessità.  

Al cinema è arrivato tardi, a 33 anni, grazie a quello che può essere considerato il suo padrino, Marco Tullio Giordana, che lo volle per il ruolo di Peppino Impastato ne I cento passi (che gli frutterà un David di Donatello).Il grande salto di celebrità avverrà però con La meglio gioventù, sempre di Giordana, che lo renderà uno degli attori più richiesti nell'industria cinematografica nostrana.

Richieste spesso disattese, dato che Lo Cascio preferisce dedicarsi a progetti che lo stimolino e lo incuriosiscano, qualità ritenute più interessanti rispetto al mero guadagno economico. Ecco allora arrivare la possibilità di dirigere un film, concretizzatasi l'anno scorso e tenuta a battesimo alla Mostra del Cinema di Venezia.

La città ideale, film che vinse il premio Arca CinemaGiovani per il miglior debutto tricolore, arriva quindi nelle sale con un notevole prestigio alle spalle. Il protagonista della storia, definita dallo stesso cineasta-sceneggiatore "un thriller morale" è Michele Grassadonia, architetto palermitano che si è trasferito a Siena, da lui ritenuta la città prototipica.

Fervente ecologista, uomo sensibile e integralista al tempo stesso, sempre alla ricerca della pacificazione di ogni conflitto, è osteggiato dai suoi colleghi e vive in isolamento in una casa in cui fa a meno di energia elettrica affidandosi a soluzioni alternative. In una notte di pioggia fittissima tampona con la macchina qualcosa di indefinito e poco dopo scorge un corpo riverso per strada...  

19 aprile 2013

La luce di Nadea e Sveta domenica 21 aprile

Nadea e Sveta è il film che si è aggiudicato all'ultima edizione del Torino Film Festival il premio Cipputi, assegnato all'opera che meglio sa raccontare i temi del lavoro. Così Michele Serra, Francesco Altan e Antonio Albanese hanno scritto nella motivazione del premio: "Maura Delpero (...) ha dato allo sguardo (suo e nostro) il tempo necessario ad entrare nel mondo di Nadea e Sveta, donne moldave emigrate a Bologna. Sono amiche. Sono madri di figli lontani. Sono accanto ai nostri vecchi, lontane dai loro. Dov’è casa? Dove c’è il lavoro, o dove sono i figli? Che vita è, dovendo scegliere fra lavoro e salute, o fra lavoro e maternità? Eppure c’è una forza, in Nadea e Sveta. Eppure, nei dettagli faticosi delle loro giornate (l’accudimento, la panchina, la balera, la telefonata) c’è una luce: infinitamente più forte che in tanto nostro privilegio nevrotico. Quella luce, Maura Delpero ha saputo raccontarla". La proiezione è prevista per domenica 21 aprile alle ore 16.00, alla presenza della regista Maura Delpero.

19 aprile 2013

Gabriele Vacis il 23 aprile all'Oberdan

La terza serata della rassegna COSTURIE L'ITALIA (COSTRUIRE IN ITALIA) porta all'Oberdan Gabriele Vacis. Martedì 23 febbraio (alle 21.15) sarà proposto UNO SCAMPOLO DI PARADISO, il documentario che Vacis ha presentato come evento speciale al Torino Film Festival 2009 e che si è aggiudicato nello stesso anno il Premio Speciale della Giuria ad Annecy per il documentario. Vacis racconta in questo film la sua città: "Io abito da quando sono nato, in una città di periferia", ha scritto il regista nelle note di regia. "Quand’ero piccolo il disagio lo respiravamo coi gas di scarico dell’industria chimica: si andava a scuola in appartamenti prefabbricati (...) gli immigrati abitavano in case diroccate, in dieci in una stanza col cesso sul ballatoio, traffico congestionato, TIR che attraversavano la via centrale a doppio senso di marcia". Il film ci mostra come si è sviluppata, nel corso di più di quarant'anni, questa periferia d'Italia, e come la pianificazione edilizia ha inciso nel cambiare forma alla comunità.

18 aprile 2013

Gli amanti passeggeri:

L’unico sport che ora pratico è quello di passeggiare per le strade di Madrid e lì la gente mi ferma in continuazione: “Quando ci fai un’altra commedia? Quando sarà la prossima commedia?”

Ecco l’unica, autentica, chiave per comprendere Gli amanti passeggeri, ventunesima creatura del vulcanico 64enne Pedro Almodovar, padre del cinema spagnolo contemporaneo e geniale occhio puntato su quella controcultura underground di cui in molti, ancora nel 2013, preferiscono non parlare. Esatto, signori. Qui non siamo di fronte a drammi intensi e durissimi come Parla con lei o La mala educación ma i temi del maestro Pedro sono sempre quelli: l’omosessualità e la morte. Non aspettatevi, quindi, una boutade in cui si chiacchieri del più e del meno.

Siamo di fronte a ciò che il suo pubblico di appassionati ha ardentemente richiesto: una commedia…ma si tratta pur sempre di una Sua commedia, nera ed ossessiva sotto la superficie.

Facciamo subito piazza pulita delle ovvietà. Si parla di sesso e se ne parla continuamente. Si parla di morte e se ne parla quasi continuamente. Si ride quindi? Da morire!

Questo Uomini sull’orlo di una crisi di nervi in volo circolare sul proprio destino è comico, irriverente, scandaloso ed estremamente divertente ma è anche crudo ed tratti disconnesso. Che quest’ultima caratteristica sia più o meno intenzionale, poco cambia perché questa è opera di Pedro e si vede!

Immaginate L’aereo più pazzo del mondo in salsa madrilena con una serie di macchiette ossessive ed ossessionate da se stesse e dal proprio destino: la veggente vergine ad età improbabile che vorrebbe farlo anche con la cintura di sicurezza, gli steward più gay che siano mai apparsi in una produzione mainstream, due piloti bisex, un’hostess dalla sessualità incerta…tutti perennemente ubriachi e strafatti.

Questo è un film per almodovariani convinti che siete liberi di odiare o amare alla follia ma una cosa è certa: non riuscirete mai a prestargli indifferenza. Wilde docet.

16 aprile 2013

Siete pronti per la caccia al cine-tesoro? Vi aspettiamo al Pensatoio!

Ultimi posti disponibili per l'appuntamento di giovedì 18 aprile (ore 20.30) alla Librogusteria Il Pensatoio di via Accademia! La cine-cena di questo mese metterà alla prova la vostra preparazione come lettori e come cinefili, ma soprattutto la vostra sensibilità... in tutti i sensi: vista, udito e gusto! I partecipanti dovranno infatti indovinare il titolo di un libro misterioso attraverso alcuni frammenti di lettura, qualche fotogramma di un celebre film che ne è stato tratto e una serie di gustosi indizi preparati con la consueta perizia gastronomica da Laura della Librogusteria. Ricchi premi per i primi che scopriranno il tesoro; appetito soddisfatto e divertimento garantito per tutti! Prenotatevi subito telefonando allo 0376.1810788 oppure allo 0376.369860, o scrivendo una email a libraia@pensatoioinrete.it o a info@ilcinemadelcarbone.it.

11 aprile 2013

All'Oberdan spuntan le rose lunedì 15 aprile

Come ha scritto Saint-Euxupery "è il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”. Ed è questo il motto che hanno adottato Eleonora e Valentino, i due protagonisti di La rosa di Valentino, il documentario di Pier Paolo Giarolo in programma al cinema Oberdan lunedì 15 aprile. E' una storia di rose antiche e di passioni che non deludono quella iniziata quasi vent'anni fa quando Valentino, per il trentesimo anniversario del matrimonio, ha regalato a Eleonora un mazzo di trenta rose. Da lì per curiosità e dedizione è nato uno dei roseti più importanti e preziosi d'Europa per estensione e varietà di specie. A presentare il film saranno il regista Pier Paolo Giarolo e Nadia Nicoletti, esperta di rose e curatrice del sito www.ortidipace.org. Per la serata, organizzata in collaborazione con Bustaffa ortofloricoltura e Libreria Coop-Mautilus, il foyer dell'Oberdan si presenterà eccezionalmente... fiorito.

11 aprile 2013

Che cosa viene dopo il terremoto: Ju Tarramutu martedì 16 aprile per Costruire l'Italia

"C'è una cosa che nessuna tv, nessuna radio può riportare fedelmente: il silenzio. Nei primi giorni dopo il sisma il silenzio era ovunque. Non solo tra le macerie. Le persone andavano in giro come fantasmi. In mezzo alla gente c'era il silenzio, dentro la testa c'era il silenzio". Per il secondo appuntamento di COSTRUIRE L'ITALIA (COSTRUIRE IN ITALIA) il cinema del carbone propone martedì 16 aprile JU TARRAMUTU di Paolo Pisanelli. In un periodo di 15 mesi di riprese, il film raccoglie gli eventi e lo stato d'animo della città, tra esposizione mediatica e progetti di ricostruzione discutibili e ancora incompiuti. Ospite d'eccezione della serata il giornalista di Repubblica   Francesco Erbani, auotre di Il disastro. L'Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe.

11 aprile 2013

A casa non si torna + 2033: doppio appuntamento per Il tempo delle donne

Due film sulle donne che scelgono e inventano il loro lavoro combattendo gli stereotipi ancora dominanti, sui salti mortali che devono fare per tenere insieme la casa, gli affetti e la professione, sull'orgoglio che le guida e non le fa desistere. Mercoledì 17 aprile - alle ore 21,15 - doppia programmazione per la rassegna IL TEMPO DELLE DONNE. A CASA NON SI TORNA racconta di donne che hanno scelto coraggiosamente lavori ancor oggi ritenuti "maschili". 2033 è un cortometraggio in cui una giovane giornalista free lance, racconta privilegi, svantaggi e preoccupazioni legati a una professione "intellettuale" e precaria. Silvia Bencivelli, protagonista di 2033, sarà presente in sala per dialogare con il pubblico.

06 aprile 2013

Giovedì 11 aprile prog rock e immaginazione al potere

Da dove ebbe inizio il progressive rock, il genere musicale che s'impose nella prima metà degli anni 70, a partire dal punto zero individuabile in quel manifesto d'intenti che fu In The Court Of The Crimson King dei King Crimson? Giorgio Signoretti, nel numero di aprile di LA MUSICA NEGLI OCCHI, proverà a ripercorrere l'epopea di questo genere musciale che si caratterizzò per le meravigliose imprese di Genesis, Yes, Jethro Tull, Emerson Lake & Palmer, Van Der Graaf Generator e Gentle Giant, ma anche di band meno note o semplicemente meno fortunate, quali High Tide, Nektar, Sebastian Hardie e una moltitudine di altre. Nel sommario della puntata prevista per giovedì 11 aprile alle 18.45 si partirà da Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni per arrivare all'esibizione live di Cristiano Roversi.

06 aprile 2013

Ultima serata di Inquieti cercatori di speranza dedicata a don Milani

E' dedicato a don Milani l'ultimo appuntamento di Inquieti cercatori di speranza, la rassegna dedicata a quattro protagonisti del cattolicesimo italiano del Novecento, previsto per lunedì 8 aprile (ore 21.00) al cinema Oberdan. La serata prevede la proiezione di Lorenzino, don Milani, un racconto videostorico di Alberto Melloni, Fabio Nardelli e Federico Ruozzi, e l'intervento di Adele Corradi, autrice di Non so se don Lorenzo.