Staccando l'ombra da terra
“Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora t'appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli, ove non avrai più gli svaghi consueti. Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai più... Cerchiamo d'entrare nella morte a occhi aperti...”
Memorie di Adriano (M. Yourcenar)
La nostra attuale società fa grande fatica ad accostarsi al pensiero del limite e della finitezza, eppure ne è goffamente attratta perché ne avverte un intimo e intrinseco bisogno. Questo ciclo di proiezioni, organizzato in collaborazione con la SC di Cure Palliative dell’Azienda Ospedaliera C. Poma di Mantova e le associazioni di volontariato IOM- Istituto Oncolgico Mantovano e Associazione Maria Bianchi, si propone di offrire al pubblico generale e ai professionisti sanitari un percorso di riflessione per accostarsi in modo più consapevole a queste tematiche.
Sono stati scelti tre film per affacciarsi alla malattia e al tramonto del vita; tre film per non voltarsi dall’altra parte di fronte a tematiche che toccano tutti e che vanno guardate con occhi sereni, aperti al nuovo che sempre c’è nelle eterne vicende umane.
Il primo film, il road movie Noi non siamo come James Bond è centrato sul vissuto di due malati guariti dal tumore in un viaggio reale e metaforico in cui lo stereotipo dell’eterna bellezza, della salute inossidabile, della forza inalterata, della fulminea decisione, della morte implausibile (il James Bond adottato dai due protagonisti come riferimento archetipo) si confronta con l’invecchiamento reale, la malattia vissuta, la forza declinante, l’indecsione e la plausibilità della propria morte (quella dei protagonisti, di Sean Connery e Pamela Bianchi-Bond girl in 007 Dala Russia con amore).
Il secondo film, 50 e 50, è una storia vera vissuta dal sceneggiatore del film Will Reiser, che ha vissuto una malattia, un cancro in cui la chemioterapia aveva il 50% di possibilità di successo. La vita spensierata del giovane viene scompaginata dall’irruzione della malattia che altera anche il mondo delle relazioni sociali e affettive. L’esperienza che ne deriva servirà al protagonista per mettere a fuoco le sue esigenze esistenziali e le priorità affettive e valoriali.
Il terzo film, Two weeks, è una magistrale narrazione di un breve ma intensissimo accompagnamento alla morte da parte di tre figli e un compagno. Il conflittuale mondo familiare affronta con i suoi limiti e le sue inaspettate potenzialità l’inatteso compito di assistere una madre consapevole della sua terminalità che aiuta e si fa aiutare nel costruire un’atmosfera e un percorso molto vicino a quello che accade nella real life. E questo permette il realizzarsi di ciò che si pensava improbabile e inattuabile.
La discussione dei film sarà guidata dal Dr. Luciano Orsi e da professionisti operanti nel Servizio di Cure Palliative della Azienda Ospedaliera C. Poma di Mantova
In collaborazione con:
febbraio 2014
mercoledì
12
21:15
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Noi non siamo come James Bonddi Mario Balsamo e Guido Gabrielli — Italia, 2012, 73'
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marzo 2014
mercoledì
05
21:15
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50 e 50di Jonathan Levine — USA, 2011, 99'
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aprile 2014
mercoledì
09
21:15
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Two Weeksdi Steve Stockman — USA, 2006, 102'
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