
03 ottobre 2018
The Post inaugura Cinematime
L'unica rassegna di cinema rigorosamente only in english. Cinematime è ormai conosciuta e apprezzata dal pubblico che mal sopporta i film doppiati per non cadere nemmeno nella tentazione dei sottotitoli: anche quest'anno infatti i sei film selezionati dal cinema del carbone e da Wall Street English verranno proposti solo in lingua originale.
Si inizierà mercoledì 17 ottobre con le voci di Meryl Streep e Tom Hanks in THE POST, per ascoltare poi quella di Rupert Everett nei panni di Oscar Wilde in THE HAPPY PRINCE (mercoledì 14 novembre). Cinematime riprenderà nel 2019 con uno dei più grandi successi della scorsa stagione, WONDER di Stephen Chbosky (mercoledì 23 gennaio), per farci immergere poi nelle atmosfere di Agatha Christie reinterpretate da Kenneth Branagh in MURDER ON THE ORIENT EXPRESS (mercoledì 20 febbraio). Con WONDERSTRUCK di Todd Haynes (mercoledì 27 marzo) si entrerà nel favoloso mondo di Brian Selznick, mentre la chiusura della rassegna sarà dedicata a WONDER WHEEL (mercoledì 17 aprile), ultima opera di Woody Allen con portagonisti Kate Winslet, James Belushi e Justin Timberlake.
Le proiezioni - con inizio alle 21.15 - saranno precedute come di consueto alle 20.30 da Cinematime Prep, una chiacchierata in lingua inglese su temi e interpreti dei film condotta dalle insegnanti di Wall Street English. Abbonomento ai 6 film 20 euro; ingresso singolo spettacolo 7 euro intero, soci cinema del carbone e studenti Wall Street English 5 euro.

28 settembre 2018
Il mondo off di Shirley Clarke
"Chi l’ha detto che un film deve costare un milione di dollari e risultare abbastanza innocuo e rassicurante solo per poter essere visto da qualsiasi dodicenne in America? Stiamo creando l’equivalente di Off-Broadway per il grande schermo, un’estetica fresca, sperimentale e personale. Che cosa meravigliosa vivere nell’era in cui tutto questo è possibile”. Così Shirley Clarke affronta, nel 1962, il suo ingresso gioioso e spietato nel mondo del cinema. E' a quest'artista curiosa e irrequieta - e alla scena off newyorkese musicale e artistica che ha portato sullo schermo - che il cinema del carbone e l'associazione 4'33" dedicano nel mese di ottobre SHIRLEY CLARKE CONNECTION, una serie di proiezioni e concerti che inaugurerà all'Oberdan martedì 2 ottobre con la proiezione del cortometraggio BRIDGES-GO-ROUND (nella duplice versione con musiche jazz e muische elettroniche) e il concerto dei Dear Ornette, presentati da Giorgio Signoretti.
Di Shirley Clarke, unica donna firmataria del New Cinema Manifesto e antesignana di un cinéma vérité che annulla i confini tra finzione e presa diretta della realtà, verranno proposti nel corso della rassegna tre lungometraggi, recentemente restaurati e portati in Italia dalla casa di distribuzione Reading Bloom: ORNETTE: MADE IN AMERICA (9 ottobre); THE CONNECTION (16 ottobre) e PORTRAIT OF JASON (23 ottobre). A riportarci nel clima di quella stagione musicale saranno le esibizioni degli Irreversible Entanglements (11 ottobre, all'Oberdan), di Ben Vince e di Jackie on Mars (rispettivamente il 18 e il 21 ottobre, al Teatro Magro). Completa il programma il workshop The invisible photographer di Nicola Malaguti, previsto sempre al Teatro Magro domenica 21 ottobre.

28 settembre 2018
La piuma di Dumbo per la tessera 2018-19
Il cinema del carbone quest'anno vi farà volare! Come? Basta farsi soci per la stagione 2018-19. La nuova tessere infatti porta sul fronte la piuma magica di Dumbo, che aiutava l'elefantino a librarsi in aria mettendo in movimento le sue grandi orecchie. Così cercheremo di spiccare il volo anche noi, con il vostro aiuto! Il tesseramento è già aperto, e tra pochissimo vi comunicheremo anche la data della grande festa di inizio stagione. Il costo della tessera rimane invariato (10 euro socio ordinario, 20 e oltre socio sostenitore, gratuita per gli under 25), come invariato resta il bisogno del sostegno di tutti i soci per portare avanti le decine e decine di iniziative che ogni anno proponiamo all'Oberdan e nel mondo intero. Correte a tesserarvi!

27 settembre 2018
GIRL
Film rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes, con lunghe code alle proiezioni e ben quattro premi ottenuti, Girl esce in Italia e si candida a diventare uno dei casi cinematografici della stagione. Protagonista del film è Lara, adolescente con la passione della danza classica: insieme al padre e al fratello si è trasferita in un’altra città per frequentare una prestigiosa scuola di balletto, a cui dedica tutta se stessa. Ma la sfida più grande è riuscire a fare i conti con il proprio corpo, perché Lara è nata ragazzo… Ispirato a una storia vera, il film segna il clamoroso debutto alla regia del ventisettenne belga Lukas Dhont (premiato con la Caméra d’Or), nonché l’esordio a dir poco sensazionale del giovanissimo protagonista Victor Polster, premiato come Miglior attore al Certain Regard.
“Il desiderio di raccontare la storia di un personaggio simile – racconta il regista – capace di sfidare una società in cui genere e sesso sono ancora inevitabilmente connessi, era enorme. È così che è iniziato Girl, dal bisogno di dire qualcosa su come percepiamo il genere, sulla femminilità e la mascolinità. Ma soprattutto sulla lotta interiore di una giovane eroina che mette a rischio il proprio corpo per diventare la persona che vuole essere”.

25 settembre 2018
Voci dal silenzio
Un’esplorazione on the road di due registi molto indipendenti e intraprendenti che si misurano con un paradosso: filmare chi in vari luoghi d’Italia, tra Toscana e Piemonte, si è allontanato volontariamente dalla comunità sociale, per i motivi più diversi: bisogno di ritrovarsi, chiamata della fede, esigenza di meditazione, cura della propria essenza, della natura, ricerca della bellezza nella vita semplice.
Tra gli intervistati — non solo religiosi, mistici ma anche uomini anziani dai lunghi capelli e barbe bianche — spicca per loquela e forza argomentativa padre Giancarlo Bruni, biblista, fratello della comunità di Bose, docente, residente all’Eremo di San Pietro alle Stinche a Panzano (Firenze).
A lui si deve la precisazione della differenza (secondo paradosso) tra solitudine e isolamento, a sottolineare che la scelta eremitica non è mai fuga dal mondo ma strumento di riavvicinamento all’umanità più essenziale e profonda, al suo ascolto e alla sua cura. La crisi insomma come possibilità di cambiamento, trasformazione, l'esigenza di ritirarsi per "rientrare in se stessi”. Isolarsi per aprirsi all'Altro /Altri.
Un’esperienza produttiva finanziata in crowdfunding e raccontata in itinere dai registi nel blog “Italia che cambia”. Un documentario minimalista, low budget e ricco di significati e domande, privo di artifici nella messa in scena, che segue l’illuminazione naturale, condotto dai due filmmaker di origine palermitana Joshua Wahlen e Alessandro Seidita con il passo rallentato di chi vuole seguire il ritmo del ciclo delle stagioni, sulla scia del lavoro fotografico di Federico Tisa, che nel 2014 ha percorso a piedi il Paese alla ricerca di eremiti. La Natura, a cui si fa costantemente riferimento sia nelle immagini che nei ragionamenti, è protagonista, non semplice cornice ma proprio come elemento di rispecchiamento, confronto, "una nuova relazione con ciò che ci circonda". Una realtà che il film esalta, seguendo la ripetizione dei gesti più elementari, contrapponendo elementi come fuoco e acqua per dire del conflitto tra apparenza ed essenza, o della fatica e del rispetto nel sopravviverle, per riavvicinarsi al momento in cui tutto fu creato.
Raffaella Giancristofaro, mymovies.it
Martedì 25 e mercoledì 26 ottobre alle 21:15 al cinema del carbone. In collaborazione con Spazio Sati Mantova.
La proiezione di martedì è presentata da Cinzia Crespi e Matteo Carretta di Spazio Sati.
Ingresso: intero 7 euro | ridotto soci cinema del carbone e soci Spazio Sati 5 euro.

21 settembre 2018
Sulla mia pelle
Il 15 ottobre 2009 il trentunenne Stefano Cucchi fu arrestato dai carabinieri per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (dodici cubetti di hashish e tre dosi impacchettate di cocaina), e condannato alla custodia cautelare.
La data dell'udienza fu fissata al mese successivo, nonostante le precarie condizioni fisiche del giovane che si presentò in tribunale con dei lividi apparsi durante la notte, e Cucchi passò cinque giorni tra una struttura carceraria e l'altra soffrendo atrocemente, avendo riportato tra i danni fisici anche un'emorragia alla vescica che gli impediva di urinare.
Fu trovato morto all'ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre, con la famiglia che fu informata del decesso al momento della notifica per ottenere l'autorizzazione dell'autopsia. Sono passati quasi nove anni da quella settimana tragica, una ferita ancora aperta per quanto riguarda le ingiustizie in Italia (Cucchi sostenne di essere stato picchiato dai carabinieri la prima notte, e un'inchiesta in merito fu aperta solo nel 2015, su espressa richiesta della famiglia del giovane).
Una ferita sulla quale si basa Sulla mia pelle, il secondo lungometraggio di finzione di Alessio Cremonini, scelto per aprire la sezione Orizzonti della 75. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Sulla Mia Pelle affronta un argomento delicato, che poteva comportare il rischio di scivolare nella retorica spicciola per trasformare l'operazione in un film di denuncia, e quindi con potenziali controversie annesse sulla "verità" che si sceglie di raccontare. Un pericolo scampato, poiché Cremonini si attiene ai fatti documentati: il pestaggio descritto dal protagonista non viene mostrato e ogni menzione dei carnefici rimane legata al solo punto di vista di Cucchi, il cui corpo sempre più malconcio è al centro di quasi tutte le scene, dal prologo che svela la scoperta del suo cadavere fino alla conclusione del lungo flashback che ci mostra un'agonia di fronte alla quale è impossibile rimanere indifferenti.
Lo sguardo del regista è pieno di empatia, ad altezza d'uomo; non giudica, racconta, concentrandosi sulla sofferenza fisica e spirituale (alla domanda "Lei è credente?" Stefano risponde "No, sono sperante"). Una sofferenza a cui presta la propria fisicità un Alessandro Borghi in stato di grazia, abilmente sorretto da un buon cast di contorno (Jasmine Trinca e Max Tortora interpretano rispettivamente la sorella e il padre) ma comunque dominatore emotivo e recitativo del film, grazie a una trasformazione impressionante e straziante, a livello sia corporeo che vocale (i titoli di coda propongono un estratto audio del vero Cucchi, a dimostrazione del lavoro notevole dell'attore).
La sua bravura straziante è accompagnata da una scansione temporale incalzante, a base di minutaggi precisi, e un clima claustrofobico e angoscioso che può funzionare sia nel buio della sala cinematografica che sugli schermi più piccoli della visione domestica su Netflix.
In questo caso, l'ibridazione tra le due modalità di fruizione è quasi parte integrante dell'esperienza viscerale che si vive al fianco di Cucchi, dando all'ingiustizia da lui subita un impatto visivo ed emozionale intenso fino all'insostenibilità.
Alessio Cremonini racconta la triste e controversa vicenda di Stefano Cucchi concentrandosi sul lato umano e intimo, mettendo in scena una grande sofferenza senza esprimere giudizi o scivolare nella trappola della retorica gratuita. Imprescindibile il contributo di Alessandro Borghi, la cui trasformazione fisica per interpretare il ragazzo accentua la potenza drammatica e viscerale di un lungometraggio che non può lasciare indifferenti.
Max Borg, everyeye.it

14 settembre 2018
A Voce Alta - La Forza della Parola
Secondo appuntamento di settembre con il documentario d'autore al cienema del carbone: vincitore del Premio del Pubblico al Torino Film Festival e fresco di passaggio nella rassegna Pagine nascoste di Festivaletteratura, martedì 18 e mercoledì 19 settembre alle 21:15 arriva in sala A Voce Alta - La Forza della Parola di Stéphane de Freitas e Ladj Ly, in versione originale francese sottotitolata in italiano.
Questa la trama: tutti gli anni all'università di Saint Denis, nella periferia parigina, si tiene una gara basata sull'eloquenza per determinare il miglior oratore. Provenienti da diversi background socioculturali, gli studenti si preparano alla gara seguiti da vicino da professionisti dell'arte oratoria come avvocati e poeti. Grazie alla retorica, i giovani si raccontano e scoprono, rivelando le loro storie più personali.
Un documentario unico, di grande impatto emotivo, che mostra come la capacità di sapersi esprimere ed argomentare possa influenzare anche il nostro modo di pensare la complessità del mondo.

11 settembre 2018
Boom for real - THE LATE TEENAGE YEARS OF JEAN-MICHEL BASQUIAT
Martedì 11 e mercoledì 12 settembre alle 21:15 arriva al cinema del carbone Boom for real: the late teenage years of Jean-Michel Basquiat. Il documentario di Sara Driver racconta l’adolescenza dell'artista e l’influenza di New York e del panorama culturale degli anni ’80 nella sua formazione.
Un film vitale e un ricco collage di immagini, parole e musica che rivela come il giovane artista americano abbia assorbito tutto quello che lo circondava, tramutando lo spazio pubblico con il suo stile unico.Il film verrà proiettato in versione originale sottotitolata in italiano.

04 settembre 2018
Rinviato il Dialogo di teatro contemporaneo con Mario Martone
Mancano solo due giorni all'anteprima di Capri Revolution al Festival di Venezia: dopo la kermesse Mario Martone porterà il suo nuovo film in concorso al Festival di Annecy, non riuscendo purtroppo a essere nostro ospite dei Dialoghi di teatro contemporaneo. Ma non disperate: l'appuntamento è solo rinviato a fine anno, il regista partenopeo ci ha promesso di fissare a breve una nuova data in cui venire a trovarci a Mantova. Nel frattempo, in bocca al lupo Mario!

23 agosto 2018
Il 29 agosto riapriamo!
Un due tre!
1) il vostro cinema preferito riapre il 29 agosto!
2) lo fa alla grandissima con due prime visioni Lucky un omaggio cinefilo a un'icona del cinema come Harry Dean Stanton presentato al settantesimo festival di Locarno e con un docufilm sui primi anni del giovane Basquiat: Boom For Real: Tha Late Teenage Years of Jean-Michel Basquiat
3) in mezzo c'è Pagine Nascoste a Festivaletteratura 2018
Pagine nascoste è quell’angolo del programma di Festivaletteratura in cui nel buio della sala cinematografica appaiono volti e voci di autori lontani, lo schermo diventa una grande pagina da sfogliare, e il pubblico un lettore collettivo alla scoperta tanto delle vicende di autori e opere celebrati, come di libri dimenticati e da riscoprire, o scrittori ancora sconosciuti.
Tra gli 8 film che compongono l’edizione 2018 ci sono i documentari su Haruki Murakami, Etgar Keret e Fabio Pusterla, ma quest’anno più che mai gran parte del programma diventa occasione per scoprire vicende e personaggi sorprendenti che orbitano intorno al mondo della letteratura e delle parole: andremo in Francia a seguire un concorso tra studenti per il titolo di miglior oratore, in Brasile per ascoltare dalla sua voce l’incredibile storia il più celebre ladro di libri rari, ad Abu Dhabi per rivivere la partecipazione della coraggiosa poetessa autodidatta Hissa Hilal al talent show letterario più popolare del mondo arabo, negli Stati Uniti per celebrare il centenario del Premio Pulitzer, e nella Romania degli anni ’30 per ripercorrere l’ascesa del fascismo attraverso un archivio fotografico e il diario di uno scrittore.